L’Intelligenza Artificiale tra i banchi: Opportunità e sfide per l’educazione finanziaria del futuro.
Durante un mio recente corso sulla resilienza organizzativa e la business continuity ho fatto fare agli studenti una esercitazione nella quale dovevano simulare di essere dei consulenti chiamati da una azienda. Ho fornito loro un quadro della situazione e i risultati delle interviste con il Vertice aziendale. Gli studenti si sono suddivisi in gruppi e, al termine del tempo a disposizione, si è fatta avanti la rappresentante di un gruppo che ha letto le loro deduzioni e conclusioni. Gli altri gruppi si sono dichiarati d’accordo e non hanno aggiunto altro.
Mi sono complimentato per l’impegno, ma ho fatto notare che non si erano preoccupati di capire quali fossero i criteri di rischio, se l’azienda avesse definito il risk appetite, e, non ultimo, le motivazioni che avevano indotto l’AD ad affidare alcuni servizi in cloud (strategia che avrebbe coinvolto altri servizi?).
Mentre illustravo ai presenti i miei suggerimenti, ho notato che alcuni studenti hanno guardato in modo strano il team che aveva parlato.
Ho poi saputo che il gruppo si era avvalso dell’intelligenza artificiale: aveva inserito il testo in una IA ed aveva copiato la soluzione!
La mia prima reazione è stata: “Perché rinunciare alla propria intelligenza, sensibilità, conoscenze, competenze?”. E, successivamente mi sono chiesto: “hanno gli studenti riflettuto sulle implicazioni etiche?”.
Ciò mi fa ricordare che un docente mi raccontò che, tramite una applicazione, riesce a sapere se il testo della tesi è stato prodotto dalla IA. Sono ovvie le conseguenze alle quali va eventualmente incontro lo studente!
E’ quindi necessaria una opportuna sensibilizzazione dei giovani.
Oltre a queste preoccupazioni, l’IA offre anche opportunità per migliorare l’educazione. L’intelligenza artificiale può personalizzare l’apprendimento, creando percorsi su misura per ogni studente. Attraverso l’analisi dei dati relativi alle prestazioni degli studenti, le IA possono individuare punti di forza e debolezza, adattando di conseguenza i contenuti e il ritmo dell’insegnamento. Immaginiamo un sistema in grado di riconoscere le difficoltà che uno studente incontra nella comprensione di un concetto specifico e di proporre esercizi mirati o risorse aggiuntive per colmare queste lacune. Inoltre, l’IA può creare ambienti di apprendimento immersivi, come simulazioni o giochi, che permettono agli studenti di sperimentare in modo attivo i concetti appresi. Infine, grazie all’analisi del linguaggio naturale, l’IA può fornire feedback personalizzati e tempestivi sulle risposte degli studenti, aiutandoli a migliorare la loro comprensione e a sviluppare un approccio più autonomo all’apprendimento. Tuttavia, è fondamentale garantire che l’utilizzo dell’IA nell’educazione sia etico e responsabile, e che non si traduca in una perdita di umanità nell’interazione tra docente e studente.
Mi sembra che questo episodio confermi la necessità di far comprendere quali siano le modalità migliori per l’utilizzo di questi strumenti, i loro punti di forza e di debolezza.
In conclusione, mi domando:
- Quali sono le competenze digitali che gli studenti dovrebbero acquisire per utilizzare l’IA in modo efficace e responsabile?
- Come possono i docenti valutare l’apprendimento degli studenti quando utilizzano strumenti di IA?
- Quali sono le politiche universitarie e aziendali necessarie per promuovere un uso etico e responsabile dell’IA?
Siccome noi ci occupiamo di aiutare le aziende ad essere resilienti, alle precedenti domande si potrebbero aggiungere ad esempio le seguenti:
- Personalizzazione dell’apprendimento: Come l’IA può adattare i contenuti e i metodi di insegnamento alle esigenze individuali di ogni studente?
- Simulazioni e scenari realistici: Come l’IA può creare ambienti di apprendimento immersivi per sperimentare situazioni reali di mercato?
- Analisi dei dati e feedback personalizzati: Come l’IA può fornire feedback individualizzati agli studenti per aiutarli a migliorare le loro performance?
Senz’altro vi sono tante altre domande che verrebbero a chi non è esperto di GenerativeAI, ma, intanto, passiamo le domande al nostro Osservatorio sulla AI.
(Ringrazio Gemini Google per i suggerimenti.)
ACW